martedì 12 marzo 2013

TRADIZIONE E SOCIETA' BLOG DI PENSIERO VERTICALE: La questione antropologica

TRADIZIONE E SOCIETA' BLOG DI PENSIERO VERTICALE: La questione antropologica: 18 Aprile 2005, Missa Pro Eligendo Romano Pontifice (...) Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante cor...

La questione antropologica

18 Aprile 2005, Missa Pro Eligendo Romano Pontifice
(...) Quanti venti di dottrina abbiamo conosciuto in questi ultimi decenni, quante correnti ideologiche, quante mode del pensiero... La piccola barca del pensiero di molti cristiani è stata non di rado agitata da queste onde - gettata da un estremo all’altro: dal marxismo al liberalismo, fino al libertinismo; dal collettivismo all’individualismo radicale; dall’ateismo ad un vago misticismo religioso; dall’agnosticismo al sincretismo e così via. Ogni giorno nascono nuove sette e si realizza quanto dice San Paolo sull’inganno degli uomini, sull’astuzia che tende a trarre nell’errore (cf Ef 4, 14). Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa , viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie.
Noi, invece, abbiamo un’altra misura: il Figlio di Dio, il vero uomo. É lui la misura del vero umanesimo. “Adulta” non è una fede che segue le onde della moda e l’ultima novità; adulta e matura è una fede profondamente radicata nell’amicizia con Cristo. É quest’amicizia che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità. Questa fede adulta dobbiamo maturare, a questa fede dobbiamo guidare il gregge di Cristo. Ed è questa fede - solo la fede - che crea unità e si realizza nella carità. San Paolo ci offre a questo proposito – in contrasto con le continue peripezie di coloro che sono come fanciulli sballottati dalle onde – una bella parola: fare la verità nella carità, come formula fondamentale dell’esistenza cristiana. In Cristo, coincidono verità e carità. Nella misura in cui ci avviciniamo a Cristo, anche nella nostra vita, verità e carità si fondono. La carità senza verità sarebbe cieca; la verità senza carità sarebbe come “un cembalo che tintinna” (1 Cor 13, 1).

giovedì 21 febbraio 2013

PRESENTAZIONE LIBRO

Il giorno 20 febbraio 2012 presso la sala conferenze dell'istituto Faa di Bruono, sè stato prsentato l'importante libro del prof.Coaloa dal titolo Carlo d'Asburgo l'ultimo imperatore con la prefazione dell'Arciduca Martino d'Aasburgo Este suo nipote.
La figura del beato Carlo è molto diversa da quella divulgata dalla  storiografia ufficiale.
I relatori hanno evidenziato come al di là delle apparenze il beato Carlo era un uomo di pace e un modello di Padre da imitare.
Proprio le sue qualità di buon padre, fedele marito e monarca cristiano  sempre in ascolto delle direttive del Pontefice , per evitare inutiili stragi, se non l'hanno aiutato a mantenere l'impero sono servite per renderlo Beato.
Il modello di famiglia cristiana che anche  nelle soferenze mantiene la sua dignità è quello da seguire. Per insegnare ai credenti che questo è il modello da seguire il Papa Giovanni Paolo II ha  reso beato Carlo il 3 ottobre del 2004, dando però idicazioni di festeggiarlo il 21 sempre di ottobre, giorno del suo matrinomio  con la  pricipessa Zita Borbone .Parma.