giovedì 10 novembre 2011

TRADIZIONE E SOCIETA' BLOG DI PENSIERO VERTICALE: Il matrimonio: esperienza narcisista o progetto di...

TRADIZIONE E SOCIETA' BLOG DI PENSIERO VERTICALE: Il matrimonio: esperienza narcisista o progetto di...: Anche nozze celebri (McCartney, Briatore) possono far riflettere su simbologie e significati Secondo Socrate il matrimonio aveva due sbocch...

Il matrimonio: esperienza narcisista o progetto di vita?

Anche nozze celebri (McCartney, Briatore) possono far riflettere su simbologie e significati
Secondo Socrate il matrimonio aveva due sbocchi: “Sposatevi. Se vi capita una buona moglie, sarete felici. Se ve ne capita una cattiva, diventerete filosofi”.
Con un sguardo più generale, il matrimonio è anche una relazione sociale e come tale è influenzata dai valori morali interiorizzati dalle persone che decidono di realizzare questa relazione.
Nel mondo occidentale contemporaneo si confrontano due grandi modelli di pensiero: quello del pensiero “debole” o relativista e quello del pensiero “forte”, soprattutto cattolico. Che delineano due diverse modalità di relazione tra gli sposi: la relazione egotistica e quella del dono.
L'interpretazione dei rapporti sociali basata sul pensiero debole annovera tra i suoi studiosi Zygmunt Bauman, sociologo e teorico della società liquida. Per Bauman stiamo vivendo in una realtà sociale dove tutto è precario, incerto, rapido, un mondo fatto sopratutto dall'oggi e un futuro inteso come evento non collegabile né con il passato né tanto meno col presente; un mondo alla “prendi i soldi e scappa”.
Il pensiero forte, invece, considera le relazioni tra persone come atti permanenti fatti per costruire un futuro, anche difficile, ma noto, nel caso specifico del matrimonio. Tra i sostenitori del pensiero forte va ricordato il magistero della Chiesa Cattolica.
Indicazioni su come costruire una relazione che permetta la crescita delle persone, adattabili a diverse situazioni reali, economiche culturali, si trovano nel Catechismo. Tra i molti articoli ricordo il 2332 (“La sessualità esercita un'influenza su tutti gli aspetti della persona umana, nell'unità del suo corpo e della sua anima. Essa concerne particolarmente l'affettività, la capacità di amare e di procreare, e, in un modo più generale, l'attitudine ad intrecciare rapporti di comunione con altri”) e l'articolo 2333 (“L'armonia della coppia e della società dipende in parte dal modo in cui si vivono tra i sessi la complementarità, il bisogno vicendevole e il reciproco aiuto. Essere innamorati significa volere, e promettere, eterna fedeltà”).
Benedetto XVI, nel discorso tenuto il 22 gennaio scorso, spiega che il matrimonio deve promuovere “un vincolo di giustizia ed amore tra i coniugi, con le caratteristiche dell’unità ed indissolubilità, ordinato al bene dei coniugi e alla procreazione ed educazione della prole”. Gli sposi, perciò, devono scoprire “la verità di un’inclinazione naturale e di una capacità di impegnarsi che essi portano inscritte nel loro essere relazionale uomo-donna”.  “La sessualità, mediante la quale l’uomo e la donna si donano l’uno all’altra con gli atti propri ed esclusivi degli sposi, non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda — si legge nella Familiaris consortio (n. 11) — l’intimo nucleo della persona umana come tale. Essa si realizza in modo veramente umano, solo se è parte integrale dell’amore con cui l’uomo e la donna si impegnano totalmente l’uno verso l’altra fino alla morte. (...) Se la persona si riservasse qualcosa o la possibilità di decidere altrimenti per il futuro, già per questo essa non si donerebbe totalmente”.

Matrimonio liquido o patto forte? Il caso di due coppie celebri
Il contenuto dei rapporti sociali è espresso anche dalla simbologia con cui si esprimono. Il matrimonio è il rapporto fondante della società e dunque ad esso, in ogni cultura, sono legate simbologie molto forti, soprattutto nelle cerimonie nuziali.
Due matrimoni recenti di personaggi famosi, Paul McCartney e Flavio Briatore, sono significativi, da questo punto di vista, per il loro ispirarsi ai due diversi modelli di pensiero.
L'idea di sposarsi per ricercare nuove ispirazioni o per fronteggiare la noia si può leggere nella cerimonia di Paul McCartney, che si è sposato per la terza volta domenica 9 ottobre 2011. Che la paura di invecchiare, di non essere più riconosciuto, sia alla base di questo evento si può osservare da tanti elementi. Come ricorda la cronaca, il 9 ottobre sarebbe stato il compleanno di Lennon, quindi un giorno speciale per gli ex Beatles, e Paul si è presentato all'evento coi capelli tinti castano e un vestito blu.
Anche per questo matrimonio la sposa Nancy Shevell, miliardaria americana, è molto più giovane di Paul: 17 anni di meno di lui; la precedente moglie, Heather Mills, ne aveva 26 di meno.
La funzione si è svolta alle quattro del pomeriggio nelle sale del municipio londinese, Old Marylebone Town Hall. La cerimonia è proseguita nella villa di St John’s Wood, a poche centinaia di metri dagli studi di Abbey Road, che è anche il titolo del famosissimo LP dei Beatles. I vicini dell'esclusivo quartiere di St John's Wood non hanno gradito le manifestazioni di allegria che arrivavano dalla casa di McCartney e hanno chiamato la polizia per farli smettere.

Flavio Briatore si è sposato con Elisabetta Gregoraci il 14 Giugno del 2008 a Roma, nella chiesa di Spirito in Sassia. Le nozze sono state celebrate dal cardinale francese Paul Jean Poupard, con tre testimoni per Flavio e tre per Elisabetta. La sposa - che indossava un abito bianco, con velo di sette metri, firmato da Roberto Cavalli - si è fatta attendere 40 minuti. Il tenore Alessandro Safina ha cantato l’Ave Maria. Terminata la funzione religiosa gli sposi hanno offerto un ricevimento al ristorante “La Veranda”. Gli invitati, circa 350, erano tutti personaggi illustri, del mondo automobilistico, del giornalismo e politico. Mancava la ex fidanzata di Flavio, Naomi Campbell, perché, secondo Briatore, “non sarebbe carino nei confronti di Elisabetta”. Le nozze si sono concluse con il party serale al Castello di Tor Crescenza.
I coniugi Briatore hanno chiesto agli invitati di devolvere la spesa per i regali di nozze a favore del reparto di oncologia pediatrica dell’Umberto I di Roma.
Il 18 marzo 2010 è nato Nathan Falco, il primo figlio di Flavio.

Flavio e Paul hanno caratteristiche comuni sono benestanti, conosciuti in tutto il mondo invidiati da molti, frequentano giovani e belle donne, non si fanno mancare nulla.
Però sono anche molto diversi, e anche i loro matrimoni lo evidenziano. Paul continua a tingersi i capelli a vestirsi come se fosse ancora negli anni '60; Flavio no, è orgoglioso dei suoi capelli brizzolati e alle cerimonie importanti si mette il tight.
Paul al suo matrimonio ha suonato Let it be; a quello di Flavio si è intonata l'Ave Maria.
Paul, forse inconsapevolmente, è l'espressione dell'individualismo e dell'egotismo (ideologia dell'ego) dilagante nell'Occidente annoiato e sempre alla ricerca di senso; Flavio incarna, forse anche lui inconsapevole, la reazione all'egotismo. Il progetto dei coniugi Briatore si è concretizzato in un figlio, l'accordo tra l'ex Beatle e la miliardaria USA in un bel tour per l'Europa a far altri soldi.

Intendiamoci: non stiamo indicando la coppia Briatore-Gregoraci come esempio di pensiero "forte" e di matrimonio “cattolico”.  La simbologia delle nozze, però, evidenzia l'ispirazione delle due coppie di coniugi a due diversi modelli.
Il modello scelto da Briatore e Gregoraci non ci sembra sospettabile di pura esteriorità e conformismo, visto che le nozze di tipo religioso e “tradizionale” sono ormai un'eccezione nello star system. Se poi alla manifestazione di intenti iniziale seguirà un coerente stile di vita, in un percorso di necessaria crescita umana e cristiana, questo non è possibile dirlo a priori e dall'esterno.

Carlo Baratta
14/11/11      Europa   Oggi

mercoledì 2 novembre 2011

TRADIZIONE E SOCIETA' BLOG DI PENSIERO VERTICALE: HALLOWEEN NEL MONDO: TRA TRADIZIONE E MODERNITÀ

TRADIZIONE E SOCIETA' BLOG DI PENSIERO VERTICALE: HALLOWEEN NEL MONDO: TRA TRADIZIONE E MODERNITÀ: Satanismo sullo sfondo Fino a qualche anno fa, la festa di Halloween era diffusa negli Stati uniti e nel Regno unito. Oggi, sotto l'infl...

HALLOWEEN NEL MONDO: TRA TRADIZIONE E MODERNITÀ

Satanismo sullo sfondo

Fino a qualche anno fa, la festa di Halloween era diffusa negli Stati uniti e nel Regno unito. Oggi, sotto l'influenza della globalizzazione, questo evento si è diffuso in tanti altri Paesi.
Questa, però è una festa pagana e satanica, non un innocente divertimento per piccini. Non si tratta di di una gaia arlecchinata, bensì di una celebrazione vera e propria con tanto di riti e oggetti sacri: pietre runiche, mantelli. Nel Regno Unito per rispondere alle esigenze rituali dei molti detenuti pagani e satanisti rinchiusi nelle carceri britanniche sono state emanate, nel 2010, da Gareth Hadley, Direttore del personale penitenziario nazionale norme per la pratica dei riti satanici, e tra questi Halloween è il principale.
La celebrazione di questa festa è una forma di idolatria demoniaca. La notte di Halloween è una esaltazione del macabro. Le persone, che partecipano, indossano costumi che inneggiano alla morte, sovente antireligiosi.
LE ORIGINI DELLA FESTA - Narra una leggenda celtica che gli spiriti dei defunti di quell'anno, tornassero la notte del 31 ottobre in cerca di un corpo da possedere per l'anno successivo. I vivi Per essere posseduti non riscaldavano le loro case e si travestivano, in modo orribile per spaventare gli spiriti dei morti.
La versione più spirituale vede in Halloween la continuazione di un’antichissima celebrazione celtica diffusa nelle isole britanniche e nel nord della Francia. Scopo della celebrazione era l'adorazione della divinità, Samhain, Signore della morte. Era considerata una delle feste più importanti, e dava inizio al capodanno celtico. La notte del 31 ottobre in onore del sanguinario dio della morte, veniva realizzato, sopra un’altura, un enorme falò utilizzando rami di quercia, albero ritenuto sacro, sul quale venivano bruciati sacrifici costituiti da cibo, animali e persino esseri umani, come si può leggere nel “De Bello Gallico” (libro VI, 16) di Giulio Cesare o nella Naturalis Historia (XXX, 13), di Plinio il Vecchio.
I Celti ritenevano che Samhain, in risposta alle offerte di tali olocausti, autorizzasse le anime dei morti a ritornare alle proprie case in quel giorno di festa. Per questo motivo i pagani nordici ritenevano che fredde e oscure creature riempissero la notte vagando e mendicando tra i vivi. E’ da tale credenza, peraltro, che deriva l’uso odierno di girovagare nel buio, la notte di Halloween.
LA LIQUEFAZIONE DI CONCETTI - L'espressione dell’antico cerimoniale pagano.“trick or treat”, è stata tradotta nel nostro sistema sociale basato sullo scambio di merci in “scherzetto o dolcetto”. In origine si chiedevano offerte (“treat”) sotto la minaccia dell’ira di Samhain, e della sua maledizione divina (“trick”), in caso di rifiuto. Questa pratica di chiedere offerte al dio della morte era un metodo per identificare i cristiani che si rifiutavano di onorare la divinità pagana, e che per questo subivano, a volte, odiose ritorsioni.
OGNISSANTI CRISTIANO - Per la cristianità le prime forme di commemorazioni dei Santi iniziarono dal IV secolo, nel giorno della Domenica successiva alla Pentecoste. Questa pratica è tuttora osservata dalla Chiesa Ortodossa d’Oriente.
I monaci irlandesi per evangelizzare i popoli celti, chiesero al Pontefice Romano di celebrare la festa di Ognissanti al primo novembre, con tanto di vigilia la notte precedente, proprio per contrastare il culto satanico di Samhain. Fu un atto di Papa Gregorio III (731-741), che fissò nel 1° novembre l’anniversario della consacrazione di una cappella, a Roma, dedicata alle reliquie “dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo”. Il suo successore rese obbligatoria la data della celebrazione a tutta la cristianità.
DAL CULTO DI SAMHAIN ALL'HALLOWEEN MODERNO - Il termine deriva dall'antica espressione inglese Hallow E’en, cioè notte di commemorazione di tutti coloro che sono stati “hallowed”, santificati.
LE PREOCCUPAZIONI DEL CLERO CATTOLICO - Sorprende la sottovalutazione fatta oggi da molti credenti su pericolo della festa pagana e satanica di Halloween. Contro questi festeggiamenti molti vescovi italiani, tra di essi il vescovo di Torino Monsignor Nosiglia, hanno preso una ferma posizione ad esempio si veda il (blog).
Nella parrocchia di San Luigi Gonzaga a Foggia, guidata da don Guglielmo Fichera, da alcuni anni nel pomeriggio del 31 ottobre, adulti e bambini, catechisti e genitori, hanno indossato abiti e portato simboli che ricordano il santo di cui portano il nome.
Son molte le parrocchie italiane che il 31 ottobre organizzano momenti di festa e di preghiera. In Francia tale fenomeno ha imboccato il viale del tramonto e la polemica è tutta incentrata sul recupero delle tradizioni autoctone. Il filosofo e critico letterario D. Le Guay nel suo libro “La faccia nascosta di Halloween”(ed Elledici), definisce Halloween come un simbolo neopagano. Anche in Francia molte parrocchie hanno organizzato contromanifestazioni chiamate “Holy Wins” con distribuzione gratuita di opuscoli religiosi ai ragazzi e alle loro famiglie che invitano a riflettere sui veri e profondi valori della festa di Ognissanti.
In Germania la federazione per la protezione della lingua tedesca ha preso posizione contro la festa di Halloween. Benedetto XVI, rivolgendosi ai giovani a Colonia, in Germania, li ha messi in guardia contro tutte le false rivoluzioni e ha indicato loro la vera ed unica rivoluzione: “Volete cambiare il mondo? Volete un mondo più pulito? Fatevi santi!”.
La dimensione economica di Halloween in Italia - Secondo un'indagine del Codacons da settimane i negozi e i centri commerciali di tutta Italia hanno decorato le vetrine, con zucche, maschere e gadget di ogni tipo, e proposto ai consumatori una vasta scelta di articoli.
Il Codacons stima in circa 10 milioni gli italiani che festeggeranno il 31 ottobre, per partecipare a eventi, feste, spettacoli, acquisteranno maschere, abiti da streghe o da morto e tante zucche per l'illuminazione notturna con un rilevante giro di affari.

(di Carlo Baratta
http://www.lopinionista.it/notizia.php?id=750