mercoledì 8 dicembre 2010

Falsario: modello umano figlio dei princìpi rivoluzionari

Ogni epoca ha il suo modello umano di riferimento, le élite da cercare di imitare. Per quanto riguarda gli antichi regimi monarchici, il pensiero prevalente individua i...n tre classi sociali clero, nobiltà e popolo la struttura sociale. È un errore la nobiltà si componeva di più strati disomogenei. C'erano diversi tipi di nobiltà di spada, di toga e altre ancora, per finire forse con quella di campanile. Inoltre era facile che una famiglia passasse da una classe all'altra: bastava un decreto reale che elevasse una famiglia di condizione plebea alla nobiltà o una decisione del Re o della Giustizia che degradasse qualcuno dalla condizione di nobile a quella di plebeo. Poi è venuta la rivoluzione francese e dall'aristocrazia si è passati ai mercanti e poi ai banchieri. In una società come la nostra, in cui i princìpi di libertà, uguaglianza e fraternità hanno contribuito a formare la struttura dello Stato e anche quella della società, la stratificazione diventa ancora più complessa. La struttura sociale attuale si può paragonare ad un corso d'acqua abbastanza profondo che riceve senza inconvenienti tutti i corsi d'acqua minori che vanno ad alimentarlo lungo il percorso. Essa assomiglia appunto a un fiume che accoglie senza discriminazione, in modo democratico, tutte le sue componenti. Ma questo flusso indiscriminato aumenta talmente la quantità di relazioni e di scambi da non poter più essere controllata, con acque a volte cristalline e a volte inquinate, fino a causare straripamenti, inondazioni e inconvenienti di ogni tipo. Questa società decadente, apparentemente aperta, relativista e fondata su valori deboli e sempre negoziabili ha prodotto un modello sociale di uomo ad essa confacente. L'agire quotidiano, in un ambiente caratterizzato da mancanza di limiti da assenza del senso del Sacro, da criteri di valutazione dell'agire relativi, si pensi al “diritto mite” di G. Zagrebelsky, ha favorito lo sviluppo del falsario: la società occidentale, laica, progressista, scientifica premia i falsari. I falsari producono oggetti che non funzionano, beni tossici, libri falsi, ad esempio il codice Da Vinci, false accuse, vedi Woodcock. Come in altre epoche il comportamento prevalente indica una tendenza sociale, evidenzia la qualità di una certa società. Ma come in tutte le epoche ci sono persone che non si identificano in quella qualità. Il fantomatico progresso che ha liquefatto la tradizione, ha favorito solo scambio di merci, che sono diventate anche esse liquide: da venditori di merci si è passati a venditori di soldi sino agli attuali venditori di false merci taroccate, di debiti. Anzi il processo di falsificazione iniziato con le tesi di Lutero, che come ricorda l'attuale Pontefice, si basavano su cattive traduzioni si è arrivati a negare il vero, con i processi taroccati. Probabilmente stiamo vivendo la fine di un processo sociale. Come affermava de Maistre “gli uomini non sono padroni delle proprie vicende e dei propri accadimenti: ciò è del resto incontrovertibilmente provato dal fatto che, quando la Rivoluzione raggiunse l'apice della tirannide, ci volle poco per rovesciarla; il XVIII secolo si è presentato come rivolta contro Dio, il quale ha punito questo efferato delitto ritirandosi dalla storia, lasciando fare agli uomini.”
La Circolare Spigolosa N.180